Nel corso degli anni sono state studiate e messe a punto diverse diete naturali per i nostri animali domestici carnivori (gatti, cani, furetti). Le più famose e utilizzate sono la B.A.R.F., la Raw Meaty Bones e la Prey Model.
B.A.R.F.
La dieta B.A.R.F. (Bones and Raw Food o Biologically Appropriate Raw Food) è nata in Australia, ideata dal medico veterinario Ian Billinghurst, nonostante l'acronimo sia stato utilizzato per la prima volta da Debra Tripp, allevatrice americana di Bovari del Bernese.
Questo tipo di alimentazione consiste nel somministrare una dieta composta da carne cruda, ossa polpose, organi interni e una certa quantità di verdure. Le proporzioni sono diverse per cane e gatto poiché i due animali hanno esigenze nutrizionali differenti.
Le percentuali adatte all'organismo di un gatto sono, approssimativamente, queste:
70 % carne (compreso grasso, pelle e tendini)
10 % ossa
10 % verdure
10 % organi interni (la cui metà deve essere composta da fegato)
In sintesi: gran parte della dieta deve essere impostata sul consumo di carne di muscolo, mentre la somministrazione di organi e ossa non deve eccedere le dosi consigliate. Un eccesso di ossa può causare costipazione e porta il gatto a produrre feci eccessivamente secche e farinose. Non bisogna superare le dosi consigliate di fegato: un uso massiccio può causare feci molli e un sovradosaggio di vitamina A. Il contenuto di verdure nella dieta serve a riprodurre il contenuto dello stomaco delle prede e fornisce l'apporto di fibre all'alimentazione.
Tuttavia sono indicazioni a carattere generale e vanno adeguate al fabbisogno del proprio gatto, a seconda dell'età, attività fisica e stile di vita svolto.
Le dosi consigliate variano a seconda dell'età del gatto e della sua struttura fisica: per un cucciolo si può arrivare a somministrare una dose pari al 10% del suo peso corporeo, per un gatto adulto è sufficiente una dose pari a circa il 3-4 % del suo peso.
RAW MEATY BONES
La dieta denominata Raw Meaty Bones (RMB) è stata ideata da Tom Lonsdale, anch'esso medico veterinario australiano. Essa prevede la somministrazione di ossa carnose crude o carcasse come elemento principale della dieta.
Tipi di carne utilizzabili:
Carcasse di pollo e tacchino private della carne a uso umano
Carcasse di altri animali (agnello, vitello, capra, canguro) tagliate a pezzi
Carcasse intere (quaglia, gallina, coniglio, topo)
Sottoprodotti del pollame (teste, zampe, ali, colli)
Sottoprodotti di altri animali (costole, coda, testa)
Pesci interi e teste di pesce
Frattaglie (fegato, polmoni, stomaco, cuore, trachea e trippa)
La dieta prevede una predilezione per il pollame e la selvaggina poiché contengono un giusto quantitativo di grassi e ossa piccole, facili da masticare.
La prerogativa di questa dieta consiste nel somministrare prevalente carcasse e ossa carnose (come i colli di pollo): la maggioranza della dieta deve essere costituita da questo tipo di cibo, preferibilmente in pezzi grandi abbastanza da essere strappati con i denti in modo, così da consentire la masticazione e quindi un'efficace pulizia dei denti. Sono invece quasi totalmente escluse dalla dieta le verdure, utilizzabili solo sporadicamente ma non come integrazione stabile. Non viene indicata una proporzione da seguire tra carne, ossa e interiora poiché la base della dieta deve essere costituita da ossa polpose e carcasse intere di piccoli animali.
Le dosi consigliate sono pari al 2-3% del peso corporeo al giorno.
PREY MODEL
La dieta Prey Model, ovvero basata sul modello alimentare della preda intera, consiste nel riprodurre il più fedelmente possibile l'alimentazione che un carnivoro farebbe nel suo habitat naturale: ovvero alimentarsi di piccole prede nella loro totalità.
La dieta ideale di un gatto dovrebbe essere composta da una varietà di piccoli animali, crudi e interi. Le prede più indicate sono:
- pollo
- galletto
- anatra
- coniglio
- quaglia
- topi
- piccoli pesci
Può esserci anche l'integrazione di parti di prede più grandi (tacchino, agnello, capra, maiale) nelle relative proporzioni che si trovano nell'animale.
Queste sono, in linea generale, le proporzioni di una preda:
80-85 % carne (compreso grasso, pelle, tendini, cartilagini e tessuti vari)
10 % ossa
5-10 % organi (la cui metà deve essere composta da fegato)
Si tratta di proporzioni approssimative e non è necessario che le varie parti vengano servite tutte all'interno dello stesso pasto. La chiave di questo tipo di dieta è la varietà. Variando spesso la fonte proteica si garantisce l'assunzione di tutte le sostanze nutritive di cui il gatto necessità, che possono essere carenti in alcuni animali adatti al consumo umano. Anche in questo caso non sono previste verdure aggiuntive rispetto a quelle già presenti nello stomaco degli animali da pasto.
Le dosi consigliate sono pari al 2-4% del peso corporeo al giorno.
Tutte e tre le diete hanno un tratto in comune: la carne somministrata al gatto deve essere assolutamente cruda.
Fonti
Nessun commento:
Posta un commento